
A Zanzibar ci sono tanti, troppi bambini con malattie e disabilità anche gravi, che sono letteralmente abbandonati dalle istituzioni.. Triste a dirsi, in un luogo meraviglioso e turistico come pochi al mondo, la povertà e l’assenza di diritti umani è intollerabile! Quando si pensa di aver raggiunto il limite, ci si accorge che la linea d’orizzonte è ancora lontana…
rainbow ZANZIBAR project
IL NUOVO INTERVENTO SANITARIO (2025): SUPPORTARE LE CURE DELLA XERODERMA PIGMENTOSA NELL’ISOLA DI PEMBA
Abbiamo accolto la richiesta di supporto sanitario da parte dei nostri amici di Sister Island ODV, una organizzazione italiana e zanzibarina che opera nel nord dell’isola da oltre un decennio, costruendo scuole, pozzi e garantendo reddito alle donne locali attraverso iniziative di imprenditoria. Ci è stata segnalata una situazione gravissima nella vicina isola di Pemba, dove una malattia genetica rara sta mietendo molte vittime anche tra piccolissimi, la Xerderma Pigmentosa che conduce inesorabilemnte a neoplasie cutanee e spesso a morte, anhe a causa delle disastrose situazioni igienico-sanitarie in cui vivono queste persone.. Forniremo medicamenti e assitenza sanitaria, supportando il lavoro del partner locale e inviando, laddove possibile, volontari qualificati.
Rainbow Zanzibar ha supportato le cure dei bambini di Zanzibar Help ODV nel 2021 e 2022, facendo riferimento alla Dental Clinic di Kitope, progetto avviato da SMOM ODV un decennio fa dal collega Dott. Mario Rosati. Sono state anche finanziate operazioni chirurgiche in collaborazione con l’ospedale centrale di Dar es Salaam per il trattamento della cecità di bimbi e ragazzi.

La prima volta che andai in discarica a Coban e vidi tutti quei bambini sporchi, immersi nella spazzatura e con lo sguardo svuotato non riuscii a trattenere le lacrime. Per il sistema loro sono gli ultimi degli ultimi, per noi sono delle creature piene di vita, sogni e speranza… ho imparato molta saggezza e umilta’ proprio da questa gente.
rainbow guatemala project
IL PROGETTO SANITARIO: ECOCLINICA Rainbow Guatemala.
All’interno delle strutture di Asociacion Comunidad Esperanza (ACE; http://laciudaddelaesperanza.org/) e nei pressi della discarica di Coban (regione di Alta Verapaz) si è realizzata la costruzione nel 2012 della prima clinica ecologica in Centro America, costruita con materiali ecologici e sostenibili che fornisce assistenza sanitaria di base alle famiglie della discarica e delle baraccopoli circostanti. La clinica è diventata negli anni un vero centro di riferimento per la popolazione locale, e nel 2018 ha registrato più di 3,000 prestazioni in odontoiatria e medicina generale. Da agosto 2017 ogni anno si è svolta una missione di Odontoiatri volontari SMOM presso la Ecoclinica per monitorare lea ttività sanitare e per effettuare formazione tecnica qualificata al personale locale. Vengono inoltre organizzati da ACE programmi di prevenzione ed educazione alla salute e nutrizione sia per gli studenti del Collegio (circa 500) che della popolazione dei barrios circostanti (villaggi popolari con elevati indici di povertà) e delle 30 famiglie della discarica.
ESCUELITA FELIZ, LA SCUOLA DELLA DISCARICA DI COBAN
100 bambini dai due anni in su trascorrono la loro esistenza tra rifiuti per raccogliere oggetti riciclabili (plastica, vetro, lattine), da rivendere per meno di un dollaro al giorno. Nessuno di loro ha il privilegio di frequentare la scuola ufficiale, molti non hanno un documento di riconoscimento. Escuelita Feliz è una piccola scuola gestita da Asociacion Comunidad Esperanza situata all’interno della discarica comunale di Coban. E’ nata per incoraggiare e incentivare la frequenza scolastica, ostacolata dagli stessi genitori a causa del “reddito” generato dai bambini lavoratori. Il progetto è supportato da Rainbow Guatemala e cofinanziato da Sos Bambini Onlus dal 2012 (www.sosbambini.it). Il nostro lavoro consiste da anni nell’intervenire su tutti i livelli dell’essere umano (sociale, ambientale, sanitario), con l’obiettivo di restituire alla società questi bambini che siano fiori in crescita. Ad Escuelita FELIZ, l’evento principale di ogni anno scolastico è sancire il diritto ad AVERE UN’IDENTITA’, e ogni anno i 20 alunni circa POTRANNO FREQUENTARE LA SCUOLA FORMALE!! I Più PICCOLI possono ricevere un’educazione costante (grazie alla presenza a tempo pieno di un maestro e di un’educatrice), ed un’attenzione GLOBALE alla persona: alimentazione adeguata, salute fisica (grazie alla eco clinica) e psicologica, igiene, ma soprattutto il DIRITTO A NON DOVER LAVORARE PIU’ IN DISCARICA!
LA FARMACIA ETICA “4 DE JULIO”
L’approvvigionamento di farmaci della eco clinica viene effettuato presso la “Farmacia Etica 4 Luglio”, che Rainbow Guatemala ha avviato nel 2013 nel dipartimento di El Progreso in collaborazione con AINS Onlus di Pavia e Asociacion Moises Serafin. La “farmacia etica” vende medicinali e beni di largo consumo a persone indigenti a prezzi minimi, alleviando la piaga dell’inaccessibilità alle cure farmacologiche: in Guatemala, secondo paese più povero dell’America Latina e Caraibi (dopo Haiti) i farmaci costano molto più che in Italia, ed è frequentissimo che le persone non possano permettersi di curarsi. Si offre anche un servizio di consultorio medico. Il reddito generato è direttamente reinvestito nel Comedor Infantil (mensa per bimbi), che garantisce pasti quotidiani a 40 bambini dell’aldea di Santa Gertrudis, una vera e propria baraccopoli di duecento famiglie dove regna indigenza, narcotraffico, violenza, criminalità, disintegrazione familiare, povertà e salute precaria.

Ho vissuto “part time” in Belize per un po’ di anni prima di capire che aldila’ dell’aspetto magico dei paesi caraibici, esistono delle pesanti dinamiche sociali che riguardano bambini e adolescenti. Gli “orfani sociali”, bambini abbandonati da uno o entrambi i genitori, sono troppo spesso oggetto di violenza, abusi, e interesse da parte del sistema criminale delle gangs legate al narcotraffico.
rainbow belize project
il Belize è il Paese col più alto tasso di HIV in Centro America, in aumento i bambini infetti e orfani da HIV (2.000 nel 2004, stimati 7.000 nel 2010, UNICEF); più di 5,500 bambini abbandonati (pop. tot paese 330mila), vittime di abusi e prostituzione.
Il filo conduttore che unisce i progetti “Rainbow Belize” è il recupero-prevenzione di situazioni di elevato rischio psicosociale cui bambini e minori sono gravemente esposti: crack in età giovanissima (anche a 8 anni), prostituzione minorile, tratta di minori e traffico di organi, reclutamento nel narcotraffico centroamericano, vita di gang.. durante il quadriennio 2012-2015 sono stati promossi modelli di agricoltura sociale e orticoltura-terapia quali programmi di riabilitazione per il recupero di minori a rischio; si è effettuato un programma di educazione di strada (musica e danze tradizionali indigene) quale alternative positive alla vita di strada, ed effettuata formazione di ONG locali e leader comunitari su queste tematiche per sensibilizzare all’azione su disagio minorile e giovanile.
EDUCAZIONE MUSICALE DI STRADA, SEINE BIGHT VILLAGE: il progetto riguarda l’educazione di strada di bimbi e giovani attraverso la musica e danza tradizionale, nel villaggio indigeno del popolo Garifuna di Seine Bight. Seine Bight è un villaggio con problemi di povertà, violenza e salute nei più piccoli.
BARZAKH FALAH – IL CENTRO ECOSOSTENIBILE PER BAMBINI ABBANDONATI: si è supportata la costruzione con i sacchi di terra di un centro di accoglienza per bambini / adolescenti abusati, abbandonati e a rischio (5,500 su popolazione totale paese 300.000, UNICEF), secondo il modello della fattoria solidale ecosostenibile al 100%. È stato avviato il progetto agricolo atto a garantire auto-sostentamento alimentare e un piccolo reddito.

Quello che si vede in Cambogia e’ estremo ed inquietante, fuori dalla nostra portata mentale.. bambine di 10 anni che si prostituiscono con le madri, bambini di strada che lavorano tutta la notte e poi dormono buttati sulla spiaggia o sul marciapiede, famiglie che vendono figli ai bordelli per 200-300 dollari al mese… milioni di uomini da tutto il mondo ogni anno sfruttano sessualmente i minori della Cambogia e il sistema alimenta queste pratiche perverse….
rainbow cambodia project
SVILUPPO UMANO E MICRO BUSINESS: PRODUZIONE DI SAPONI E COSMETICA NATURALE A SIHANOUKVILLE.
I PROGRMMI “NURSERY AND EARLY YEARS”
Nel triennio 2013-2015 è stato avviato e portato all’auto-sostenibilità un progetto di micro-impresa sostenibile specializzata nella produzione di sapone naturale 100% e estrazione di olio extravergine di cocco da risorse locali nella municipalità di Sihanoukville, noto centro turistico del Sud, ed altrettanto notorio per la piaga del turismo sessuale e del gioco d’azzardo che sta lentamente compromettendo la struttura sociale tradizionale: oltre ad attirare migliaia di lavoratori stagionali da ogni parte del paese disposti a tutto per guadagnare qualche dollaro al giorno, sta creando migliaia di slums (baraccopoli) di fortuna, e altrettanti bambini di strada a cui non è consentito andare a scuola perché arruolati nel sistema perverso della raccolta-riciclaggio rifiuti e mendicità. Il progetto ho coinvolto 8 donne, ora impiegate part time nel progetto, tra le più svantaggiate del villaggio, che vivono in condizioni di estrema povertà. La generazione di reddito domestico è una soluzione per contrastare il triste fenomeno della prostituzione e mendicità minorile. È stato creato un marchio solidale “SABOO” al fine di commercializzare i prodotti e sviluppata una rete di contatti per la vendita del prodotto presso hotel, spa e centri di terapie naturali. Inoltre nel 2012 si sono organizzati Orti didattici e di educazione ambientale con i 40 bambini del Goodwill Center di Sihanoukville, partner locale di progetto.
Dal 2021 Rainbow Projects si sta prodigando nuovamente nel sostegno delle attività del centro, e in particolare nel quadriennio 2022-2025 sostiene la nuova iniziativa di creare il servizio di “nursery” per i più piccoli (1-3 anni) e “Early Years” (3-6 anni), al fine di evitare che le famiglie forzino dei bimbi così piccoli alla mendicità di strada: nella quasi totalità di casi i genitori (perlopiù le madri) svolgono attività di vendita di cibo o souvenirs sulla strada, portando con sè i più piccoli come fonte emozionale all’acquisto o ad atti caritatevoli, allontanandoli così dall’opportunità di frequentare asili e scuole.
rainbow grenhero project
AGRICOLTURA SOCIALE RIABILITATIVA PER RIFUGIATI
L’idea di istituire una realtà operante nell’agricoltura sociale – solidale nasce dalla volontà e motivazione di coniugare l’universo agricolo con il mondo sociale, elaborando un progetto educativo, didattico – pedagogico, formativo e riabilitativo.
Il tema, attualmente «molto caldo» dei flussi migratori provenienti da Siria e Libia e Africa, è oggetto controverso di dibattiti politici, collettivi e mediatici, laddove queste persone in fuga dalla guerra o persecuzioni riportano una serie di danni psicologici permanenti, oltre che socio- economici e familiari.
L’impresa agraria-sociale, mirata – oltre che agli aspetti produttivi e didattici, potrà essere un’occasione per offrire opportunità formative con l’acquisizione di nuove competenze a soggetti con svantaggi, in particolare:
- l’occasione di riscattarsi da pregiudizi attivi nella società
- il raggiungimento di livelli adeguati di partecipazione sociale bypassando vincoli di mentalità e resistenze da parte della popolazione locale.
Già diffuso da decenni nel Nord Europa, i modelli di fattoria sociale (“care farm o healing farm”), insieme a quello di eco-villaggio solidale, è una promettente strada verso la multifunzionalità e diversificazione dell’agricoltura, che si apre al sociale.
Nel biennio 2017-2019 abbiamo creato e sviluppato un progetto di agricoltura sociale biologica per 60 beneficiari circa, tutti rifugiati umanitari o richiedenti asilo, i quali hanno preso in carico la coltivazione e vendita di prodotti agricoli, generando piccolo reddito. sono stati organizzati dei mercatini locali per la vendita del prodotto, che hanno suscitato concreto interesse da parte di istituzioni e popolazione locale.
”Curare la terra per guarire se stessi, curare se stessi per guarire la terra”.
un mini documentario dove vengo intervistata da LaC News 24: https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=Z0vaRYJv3vk&feature=emb_logo